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Documentari su tematiche sociali di attualità

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2011 17:50
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28/02/2011 12:24

Realizzazione di documentari-intervista su tematiche sociali di attualità
Volevo proporvi di iniziare una collaborazione mirata alla realizzazione di documentari-intervista su tematiche sociali di attualità.

1) Una delle tematiche in questione potrebbe essere legata alla
cancellazione del "narcisismo" dai disturbi mentali a cui fa
riferimento l'articolo in fondo (che offre molti spunti)
2) Una seconda tematica potrebbe essere l'evoluzione, anzi
l'involuzione dei giovani, sempre più dipendenti, sempre meno
brillanti a scuola, sempre più influenzabili dai mass media e dalla
pubblicità...

Se avete delle tematiche attuali da proporre fatelo pure e valutiamo insieme il da farsi...
_______________________________________________________________

La 'bibbia' della psichiatria internazionale cancella il "narcisismo" (ed altri disturbi)
per ragioni economiche!


I narcisisti patologici sono un esercito che cresce sempre di più. Le stime parlano di percentuali che vanno dall'1 al 4% della popolazione, ma per gli 'addetti ai lavori' si tratta di un dato sottostimato. Questo disturbo della personalità, infatti, trova terreno favorevole in molti 'vizi' della nostra società, dal culto del corpo all'ossessione per la ribalta televisiva (o politica), dalla comunicazione che rimane virtuale e superficiale fino alla dipendenza dalle droghe spesso legata a questa disfunzione. Eppure il narcisismo 'malato', come altri disturbi della personalità - paranoide, istrionico e dipendente - rischiano di sparire dall'elenco dei disturbi mentali riconosciuti.

Nel 2013, infatti, sarà pubblicato il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (Dsm V, a cura dell'American Psychiatric Association), la 'bibbia' della psichiatria internazionale, in cui si vengono cancellati proprio questi disturbi. Eppure, spiega la presidente dell'Ordine degli psicologi del Lazio, Marialori Zaccaria, che sul tema ha organizzato un incontro a Roma con esperti internazionali il 26 febbraio, "il narcisismo patologico è un disturbo molto diffuso, che può essere grave e avere ripercussioni importanti perché, ad esempio, mina profondamente le relazioni familiari".

Zaccaria ricorda che "tutti siamo un po' narcisisti, ma quando questa componente diventa troppo ingombrante, il problema si fa serio". Un disagio che in una società come la nostra può avere mille facce: maniaci e maniche del ritocco estetico che si sottopongono a continue operazioni per avere un fisico perfetto, palestrati con il culto del corpo, persone alla continua ricerca di ribalta, tossicodipendenti. "Si tratta di persone di profonda solitudine - aggiunge Zaccaria - presi solo da se stessi e incapaci di dialogare. L'uso di stupefacenti, frequente in queste persone, nasce dalla convinzione di poter 'curare' o 'risolvere' soli i loro problemi. Si tratta di disturbi in cui sono particolarmente utili le psicoterapie".

E c'è proprio questo, secondo Zaccaria, alla base della cancellazione di queste patologie. "Si va sempre più verso la medicalizzazione dei disagi mentali, quindi si dà più peso alle malattie in cui è possibile l'uso dei farmaci", spiega. Mentre la cancellazione dal manuale crea ricadute pratiche per i pazienti. "Eliminare questa patologia - continua l'esperta - significa, ad esempio, non riconoscere ai pazienti la possibilità di essere rimborsati da eventuali assicurazioni per la psicoterapia". Tenendo conto di questi dati, la presidente degli psicologi del Lazio avanza il sospetto che dietro l'esclusione dal nuovo Dsm V di questi disturbi ci siano ragioni economiche.

"La riscrittura di questo testo ha coinvolto 600 specialisti ed è costata circa 25 milioni di dollari - conclude Zaccaria - arrivati molto probabilmente da case farmaceutiche e assicurazioni, che hanno il loro tornaconto non rimborsando le psicoterapie. E così i narcisisti patologici diventano sani per forza".

Intanto, negli Stati Uniti un gruppo di esperti ha già scritto un documento per contestare la decisione. Anche l'Ordine del Lazio, dopo la giornata di studio sul tema del 26 febbraio, promuoverà la stesura di un testo da far sottoscrivere alla comunità scientifica per mettere in chiaro le ragioni della contrarietà all'esclusione dal Dsm di disturbi della personalità.

Fonte: www.opsonline.it www.libero-news.it/
[Modificato da fabioroma77 29/08/2011 17:50]
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28/02/2011 15:46

documentari-intervista
Riguardo al promo punto, credo sia un tema molto interessante, ma anche di non facile realizzazione...bisogna avere conoscenze in campo medico per avere informazioni dettagliate sull'argomento e non possiamo riferirci solo all'Italia, ma divenata un discorso internazionale...insomma se si vuole fare un documentario fatto bene, ci vuole un impegno piuttosto grosso e soprattutto il mezzi adatti...penso che invece il secondo punto sia più semplice e realizzabile in tempi più brevi...essendo il primo lavoro da fare assieme, dato che ancora non ci conosciamo, proverei con qualcosa di più semplice. Per questo penso che il tema dei giovani sia migliore per iniziare, poi si vedrà!! [SM=g27987]
Ovviamente è un mio punto di vista, e inoltre va bene anche qualunque altro tema ci venga in mente, però forse eviterei di buttarci subito in un progetto troppo complesso. [SM=g27993]
Nadja
[Modificato da Nadja R. 28/02/2011 15:47]
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28/02/2011 19:03

Guarda
Io sono daccordo con Nadja.
Dato che non ci sono fondi io direi di provare ad acquisire informazioni senza nessun costo, andare per strada a fare interviste ad una specifica categoria di ragazzi e creare un progetto cosi un po' a braccio.
Comunque l'idea di fondo è buona e forse l'unica realizzabile con pochi soldi ma con un po di tempo dedicato.
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01/03/2011 12:46

Sono d'accordo con gli altri nel dire che è sicuramente più facile realizzare un documentario sui giovani piuttosto che sulla psicopatologia del narcisismo.
Però credo che le interviste e le tematiche affrontate debbano essere organizzate seguendo un filo logico e mi chiedo se noi abbiamo le competenze adatte per costruire una storia del genere...
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01/03/2011 17:29

documentario
Ciao! Credo siano entrambi degli ottimi argomenti, ma come anche voi avete suggertito, forse il primo è più complesso e difficile da realizzare, proprio in ragione del fatto che sarebbe necessario avere diversi pareri medici (anche di professionisti internazionali) che probabilmente non è così facile reperire.
Mi piace l'idea delle interviste ai giovani per strada, ma non credo si possa procedere "a braccio", o almeno credo che forse non converrebbe più di tanto. Di interviste ai ragazzi per le strade se ne fanno a dozzine ormai, quindi sarei più propensa a stabilire un filo conduttore che leghi le interviste. E soprattutto credo sia necessario stabilire una struttura ben precisa e determinata. In ogni caso sono più che d'accordo con l'idea di iniziare da un documentario semplice e di attualità come quello proposto.

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02/03/2011 11:46

Facilità di Realizzazione VS commerciabilità VS valore dell'opera
Credo che, come avete detto, ci siano 3 variabili con cui fare i conti nella realizzazione del nostro primo progetto insieme:

1)Facilità di Realizzazione
2)Commerciabilità
3)Valore dell'opera

La "Facilità di Realizzazione" dovrebbe essere un must per noi, per avere un prodotto in tempi brevi e con un onere non eccessivo, dal punto di vista economico e di organizzazione produttiva...

La "Commerciabilità" è un altro punto di interesse. Non ha senso creare prodotti che non interessano a nessuno ma...

Il "Valore dell'opera" è la terza variabile. Non credo si possa girare niente di troppo casuale, senza che - come dice Tania - tutto sia stato già organizzato prima di girare le interviste. E senza cercare le risposte o i messaggi per strada, ma avendo già dei punti fermi.

Se volete iniziamo pure dal documentario sulla "Gioventù Carbonizzata..."
Ma anche in questo caso ci servirà l'opinione di almeno:
-un 'insegnante delle scuole superiori che possa fornire il suo punto di vista oggettivo su come le nuove generazioni risultino mediamente più inadeguate in campo scolastico. Un mio conoscente insegna fisica al liceo scientifico e mi ha detto che ci sono alunni che non conoscono le tabelline e che usano la calcolatrice anche per operazioni semplicissime... L'insegnante potrebbe fornire statistiche sulle votazioni medie da 10-15 anni fa ad oggi, confrontando anche il livello di difficoltà dei problemi assegnati durante le prove...
-uno psicologo che inquadri il fenomeno "Gioventù Carbonizzata" nella società odierna: quali sono le cause? come si evolverà la storia?
-potremmo sentire anche dei politici dei circoli per giovani

Che ne dite?
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02/03/2011 12:37

Re: documentari-intervista
Ciao a tutti,

per chi non mi conosce ancora, sono un fonico di presa diretta e montatore del suono.

Dal mio punto di vista entrambe le cose sono molto semplici, quindi posso tranquillamente partecipare.
Quello che mi "preoccupa" è, come dice nadja, creare il contenuto. Quindi, secondo me, la prima cosa da fare è andare a cercare degli esperti in materia, sia come intervistati che come intervistatori. Un/una giovane psicologo/a sarebbe la persona adatta, visto che è ancora giovane ma è anche professionista del settore.

Per quanto riguarda il secondo argomento, si potrebbe iniziare facendo delle interviste all'interno delle scuole. Si organizza un piccolo set e si intervistano dei ragazzi. Anche quì però, è indispensabile il supporto di un professionista. Oppure sarebbe un ottimo argomento per fare una tesi di laurea, per esempio in scienze della comuicazione.

La mia disponibilità c'è, bisogna solo organizzarsi per incastrarsi coi tempi.

aspetto notizie
ciao!
Antonio
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02/03/2011 13:20

Forse il documentario sulla "Gioventù Carbonizzata..." potrebbe essere il "più semplice" per iniziare, ovviamente sempre pianificando per bene tutto il lavoro da svolgere.
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02/03/2011 19:12

Concordo col fatto che sia meglio cominciare con il documentario "Gioventù Carbonizzata", anche perché le interviste devono essere fatte più che altro a degli adolescenti che più facilmente accettano di rispondere. L'unica vera difficoltà è trovare uno psicologo qualificato disposto a partecipare. Comunque se siamo tutti d'accordo, secondo me, bisognerebbe cercare di vederci e parlare di ciò che abbiamo e non abbiamo per questo primo progetto. Al limite, se non possiamo essere tutti nello stesso luogo contemporaneamente si può fare anche tramite skype.
Ciao
Flavio
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02/03/2011 22:56

Se può servire, io qui a roma conosco una psicologa!(però non è giovane)
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03/03/2011 11:03

Di psicologi-psichiatri...
...ne troveremo a bizzeffe: credetemi! Basterà inviare qualche mail e si faranno avanti in parecchi... Personalità di base depresse con la vocazione di aiutare il prossimo (questa è la statistica che ne accomuna tanti), ed in più probabilmente interessati alle luci della ribalta ed alla notorietà, e perché no ad una collaborazione continuativa (vedi documentario sul narcisismo)... Comunque anche un'altra persona del gruppo conosce una psicologa e le parlerà....

Tornando al discorso "documentario", molte persone - che hanno risposto in privato e che ho pregato di postare anche qui - concordano che quello sulla "Gioventù Carbonizzata..." sia maggiormente adatto come lavoro d'esordio del nostro gruppo.

Volevo comunque chiedervi se avete altre tematiche da proporre. Vagliamole ora che siamo nella fase di selezione dell'argomento.........

Come spunti utili vi pregherei di valutare la serie proposta da MTV News:
http://www.mtvnews.it/category/1-storie/

Se andate nel menù "STORIE" troverete un elenco piuttosto lungo. Vi è anche una categoria: "BAMBOCCIONI A CHI?"

Per favore ciascuno -relativamente alle proprie competenze- valuti le caratteristiche principali dei reportage: regia, fotografia, musiche, testo, contenuto, attori/intervistati, punti di forza e debolezza del prodotto, etc... in modo da avere delle linee guida da seguire, e postate appena pronti i vostri commenti qui di seguito. In particolare dovreste evidenziare anche se le risorse tecniche disponibili siano adeguate per quel genere di prodotto...

Se avete altri modelli da indicare per questo genere di documentario fatelo pure, linkando la pagina web dove sia possibile visualizzarli....

Un saluto e grazie per aver cominciato a dar vita ad una vera discussione produttiva! [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]
[Modificato da fabioroma77 03/03/2011 11:43]
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03/03/2011 12:27


condivido pienamente quanto scritto dagli altri. Il tema della gioventù è più facile da affrontare anche se il rischio di cadere nella "banalità" c'è...quindi bisognerebbe creare qualcosa di originale. Ovviamente un incontro per conoscersi e discutere è necessario.
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03/03/2011 13:58

psicologia
fabio scusami . .. c'è una cosa ke non mi torna . ..
vuoi produrre un documentario su un disagio di carattere psicologico ed hai una cosiderazione così scarsa degli psicologi? Mi sembra che stiamo partendo col piede sbagliato . ..
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03/03/2011 14:47

Non voleva essere una svalutazione degli psicologi...
...anche perché -tra l'altro- a me la psicologia interessa, ed ho letto più di qualche libro a riguardo, poiché secondo me, senza disporre di rudimenti di tale materia, nella vita è più difficile gestire se stessi e il proprio rapporto con gli altri.( Ne approfitto per consigliarvi il libro "La diagnosi psicoanalitica" di Nancy McWilliams, scritto molto bene e un vero punto di riferimento per l'insegnamento della materia...tra l'altro può risultare un valido punto di partenza per il documentario sul "narcisismo").
Forse poteva prestare il fianco ad interpretazioni svalutative la frase che attribuisce agli psicologi personalità depresse: in realtà questo è un dato oggettivo,e la stessa McWilliams nel suo libro lo sottolinea in più pagine, citando tra l'altro studi autorevoli.
Oppure poteva essere interpretata come critica svalutativa la parte "...ed in più probabilmente interessati alle luci della ribalta ed alla notorietà,...", ma volevo precisare che per me questo tipo di interesse non è affatto un difetto (di per sé), anzi, può essere indice di ambizione, volontà di erudire le masse e tante cosette che personalmente apprezzo...

Che mi dite della parte "contenutistica" del post: il piano di azione mirato a vedere "quello che c'è sul mercato" per produrre qualcosa di analogo ma migliorato nei contenuti e nella forma?
A proposito del fatto di non cadere nel banale, dovremmo documentarci sui prodotti già realizzati sul tema della "Gioventù carbonizzata..." e valutare i punti di novità che potremmo aggiungere...

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03/03/2011 16:38

Un piccolo passo indietro...
Vorrei esprimere un parere su un punto fondamentale, venuto fuori da quello che ho letto qui finora...
Secodno me non ha molto senso fare tutti questi discorsi in un blog, senza mai neanche esserci visti in faccia almeno una volta...il punto è che qui si sta cercando di metter su un gruppo di lavoro, i cui componenti posso variare da progetto a progetto, e questo è chiaro, ma non è un annuncio di una persona che vuole realizzare un singolo progetto e cerca online la gente per farlo...almeno questa è l'idea che mi ero fatta dallo scambio iniziale di mail con Fabio.
Io penso che la prima cosa da fare inm assoluto, prima ancora di far partire qualunque progetto sia conoscersi, perchè questo serve per capire quali e quante sono le nostre competenze, chi siamo, come ragioniamo, e quant'altro! Come faccio a pensare di partecipare ad un progetto, se non so nulla di te, come faccio a sapere che tipo di progetto sarà, se non so tu che tipo di persona di sei. Non so, sarà la mia avversione innata per i blog, ma sinceramente penso che internet possa sicuramente aiutarci a sveltire i lavori in un secondo momento, ma non debba evitare il contatto umano!! Penso che dovremmo chiarire chi e quante sono le persone coinvolte in questo gruppo, almeno per ora, e metterci d'accordo per un incontro in cui iniziare a conoscersi e poi discutere sui progetti, sulle disponibilità e quant'altro...
Io posso dirvi che sarò disponibile dopo il 16 marzo, poichè prima sarò in viaggio fuori dall'italia. Fabio, tu sei l'unico che conosce tutti noi, perchè hai tutti i nostri curriculum, perchè non cerchi di organizzare un incontro, cercando di capire in questi giorno più o meno la disponibilità della persone? credo che sia la soluzione più semplice e soprattutto evitiamo qualunque tipo di fraintendimento, perchè quando si scrive e si legge, dato che per giunta non ci conosciamo, non sappiamo il tono con cui uno scrive una cosa piuttosto che un'altra,tant'è che già stava per partire la baruffa sugli psicologi!!
Questo è il mio pensiero ovviamente, fatemi sapere cosa ne pensate anche voi.
Grazie,
Nadja
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03/03/2011 17:52

Ok per l'organizzazione dell'incontro ma...
...spiego alcune cose!
Allora, l'idea dell'incontro "di persona" era uno step imminente e necessario anche a mio avviso, e per tanti che l'hanno espresso in questo forum... Io pure personalmente l'avrei organizzato tempo addietro ma poi ho dovuto riflettere su alcune cose:
Avendo letto delle vostre disponibilità di tempo dai moduli informativi inviati, mi sono reso conto che conciliare le esigenze di tutti era abbastanza un'impresa: chi può solo di giorno, chi solo di sera, chi il week end, chi non il week end...chi...solo se c'è la luna piena ma non ha piovuto da almeno nove giorni e mezzo e il mese non comincia per M o per A [SM=g27985]
E quindi ho pensato che laddove era possibile si poteva iniziare a porre qualche punto fermo già attraverso il forum... E questo anche in modo tale che l'incontro si potesse basare su cose concrete di cui discutere, oltre che per conoscerci di persona...Pensavo anche che parlare dell'argomento di un documentario e sviscerare le caratteristiche dei competitors per porsi alla pari, iniziare a stabilire qualche contatto con figure da coinvolgere nelle interviste (insegnanti, psicologi, etc.) non fosse un impegno erculeo nè top-secret e si potesse svolgere nel frattempo anche usando questo forum come punto di incontro virtuale....Ma tutto questo perchè lavorando nel ramo del web, ho simpatia per questo mondo e trovo semplice e vantaggioso sfruttare le potenzialità di questi punti di incontro dove si può fornire contributi quando si ha tempo.

Sulla linea di seguire a questo punto si aprono due strade:
-Incontrarci, e solo dopo proseguire con il discorso;
-Continuare a discutere nel frattempo, e incontrarci (a questo punto dopo metà marzo);

Decidiamolo tutti esprimendo la nostra idea..
.

Ecco la mia: non ho problemi a continuare a lavorare al nucleo del documentario attraverso ricerche, stabilendo contatti etc. nel frattempo: ho suggerito l'argomento, insieme ad un altro, e non ho personalmente paranoie sul fatto che mi rubino le idee, perché ho capito che in realtà spesso si tratta più che altro di problemi autoposti, visto che la gente in verità neanche sa che esistiamo, e gli sta bene così... Quanto al fatto di conoscerci prima di parlare del progetto per capire chi siamo e cosa sappiamo fare, pensavo: quale metodo migliore di capirlo, in modo pragmatico, lavorando e dando contributi costruttivi, tecnici o artistici, ad un progetto comune? Io la penso così... e voi?

(Sì, ribadisco che l'idea del Gruppo è di gente che collabori continuativamente anche se non in modo esclusivo, ai progetti che interessano...)



[Modificato da fabioroma77 03/03/2011 18:06]
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03/03/2011 23:32

incontri
me pare ke stamo un po a parlà de aria fritta . ..
a che serve incontrare tutta la troupe per discutere di qualcosa di cui non si ha ancora ben chiaro cosa sia? cosa ti può dire uno scenografo se non sa dove si gira? o una truccatrice se non sa quante persone ci sono da truccare?

quindi direi che secondo me la prima cosa da fare è quella di stabilire cosa fare insieme agli autori. Poi, quando c'è qualcosa di concreto su cui parlare, allora possono entrare in campo i tecnici, ma prima, credo sia inutile.

questa è la mia opinione, poi siete liberi di fare quel xz?xz che ve pare :-)

buonanotte!
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04/03/2011 10:44

Incontro o non incontro? Questo è il problema! Ma non solo.....

Concordo con joventango sul contenuto del suo messaggio: forse il punto è distinguere tra ruoli prettamente tecnici e quelli di produzione ed artistici che possano essere interessati direttamente anche alla fase preproduttiva...
(Naturalmente ciò non esclude che i tecnici possano dire la loro nelle discussioni del forum o prendendo parte agli incontri che ci saranno, ma il loro intervento saliente viene dopo aver stabilito "cosa" fare...)
Tuttavia jovetango, nel tuo ultimo messaggio (anche se autocensurato) hai usato dei toni che hanno un po' "colpito" alcune persone, che si sono fatte vive con me per mail. Io (personalmente) non penso tu sia una persona con poco tatto o irrispettosa dell'altrui opinione, e credo lo confermerai nei tuoi prossimi interventi; i tuoi interventi personalmente li trovo interessanti ed utili nei contenuti. Forse sono un po' bruschi ed è per questo che alcuni hanno visto nel tuo modo di porti un "che" di assolutistico e poco "aperto" alla mediazione.

Tornando all'incontro potremmo realizzarlo nella settimana dal 20 al 27 marzo, che ne dite? Per favore chi è interessato comunichi qui se preferisce nel week end o in settimana, di sera o di mattina, luna piena o calante [SM=g27985] .... Ovviamente l'incontro sarà aperto a chiunque volesse partecipare...

Nel frattempo chi non avesse preclusioni in merito, può continuare con me il lavoro sul documentario: dato che mancano almeno due (se non tre!) settimane a quella data, ed è parecchio tempo, credo riusciremo a portarci dietro un bel po' di fogli di cui discutere quel giorno, oltre che naturalmente fare conoscenza di persona....

Saluti da Fabio
[Modificato da fabioroma77 04/03/2011 10:45]
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04/03/2011 20:26

Per me va bene l'incontro. Preferirei il Sabato o la Domenica, oppure qualsiasi altro giorno dopo le 18.

Valerio
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05/03/2011 10:25

serietà
a regà, sto a skerzà, STO A SKERZàààààààà!!!!

calmi eh? non stiamo lavorando per spielberg, stiamo ancora a "ciao come stai" . ..

le mie non sono posizioni assolute, anzi, sono solo cose che dico in seguito ad esperienze fatte, io per primo sono una persona che vorrebbe che tutta la truppa partecipasse al progetto dall'inizio, ma mi rendo conto che spesso, anzi, fin'ora mai, questo non è possibile.
Per farvi qualche semplice esempio:
- quanti registi conoscete che scelgono la location anche in base a come suona e non solo come è illuminata o scenografata? Io ancora nessuno.
- quanti costumisti scelgono i vestiti anche in base a quanto rumore fanno? io ancora nessuno.
- quanti d.o.p. conoscete che scelgono l'inquadratura per favorire l'avvicinamento del boom? io ancora nessuno.

questo perchè, credo, le cose vanno viste sul set, è inutile (sempre secondo me e solo me) andare a riunirci per pianificare una cosa a cui magari qualcuno non parteciperà, perchè magari il giorno delle riprese avrà qualche altro lavoro, magari retribuito.

quindi ripeto la mia opinione, e ripeto, è la mia opinione!! Intanto si riuniscano gli autori e il regista per consolidare una struttura ed un contenuto. Una volta che sappiamo cosa si deve fare, allora si può procedere ad incontrare i tecnici.
La mia unica esigenza, mia ma anche di qualunque altro fonico che parteciperà, è quella di girare in un posto più silenzioso e asciutto (con poco riverbero) possibile.

poi, per il resto, fate un po co. .. fateme sapè [SM=g27985]
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